In questo breve articolo, affronteremo uno dei quesiti che molto spesso occupano la mente di chi, dopo tanti dubbi e ripensamenti, decide finalmente di contattare uno Psicoterapeuta:
come faccio a capire qual è quello giusto per me?
Ad oggi, oltre al passaparola e all’invio da parte di un medico di base o specialista, il mezzo privilegiato per la scelta di uno Psicoterapeuta è Internet; in Rete, infatti, ci sono molti validi portali che propongono pagine e siti web di professionisti che forniscono informazioni dettagliate su: la loro formazione, le specifiche aree d’interesse clinico e l’approccio psicoterapeutico adottato.
Inoltre, ogni Psicoterapeuta cerca di personalizzare, quanto più possibile, il proprio sito professionale, al fine di offrire, al potenziale paziente, quell’ulteriore dettaglio che possa aiutarlo nella scelta. Questa molteplicità d’informazioni, tuttavia, non sempre riesce a colmare il dubbio che attraversa la mente di chi sta cercando il professionista che “fa al caso suo”!
Dopo essersi accuratamente informato, attraverso il confronto con amici che hanno svolto un percorso di psicoterapia, aver ricevuto un nominativo dal proprio medico e navigato in Rete tra pagine specializzate e siti professionali, l’unico modo per il paziente di “fare la scelta giusta” è sperimentarsi nella “relazione reale” con lo Psicoterapeuta all’interno della stanza di terapia.
È durante le prime sedute, infatti, che il paziente potrà gradualmente fugare incertezze e dubbi circa la sua scelta perché, di fatto, ciò che accade nella stanza di terapia è qualcosa di unico ed irripetibile, ogni volta che quello stesso clinico incontra un nuovo paziente.
Così può accadere che il professionista tanto raccomandato da un’amica o indicato da un medico, per la sua ottima preparazione clinica e capacità professionali, possa risultare una scelta non adeguata per un altro paziente!
Sono, dunque, fondamentali i primi incontri di consulenza psicologica, che precedono l’inizio di ogni percorso psicologico o psicoterapeutico, per operare una scelta ponderata e quanto più affine possibile, alla propria sensibilità e condizione.
Durante gli incontri iniziali, in cui il clinico cerca di pervenire ad una prima analisi del disagio portato dal paziente e ad una indicazione terapeutica, avviene anche e soprattutto, una reciproca conoscenza che consente, ad entrambi, di valutare, la reale possibilità di lavorare insieme per il benessere del paziente stesso.
In questa prima fase, la cui durata non è definibile a priori perché totalmente soggettiva, il professionista valuta clinicamente la presa in carico della persona che sta conoscendo mentre il paziente ha l’opportunità di darsi del tempo per comprendere se quel professionista, “fa al caso suo” o meno.
Il paziente, nel percorso di una consulenza, può comprendere se si sente a suo agio nella stanza con quel Terapeuta, se riesce nel tempo a costruire con lui o lei quella fiducia necessaria affinché possa, liberamente, aprirsi e raccontare se stesso oltre che riportare il sintomo o la condizione interna dolorosa che lo ha portato a chiedere aiuto.
Come sottolineato, non c’è un numero predefinito di sedute dopo le quali il paziente potrà dire con assoluta certezza di aver compiuto la scelta giusta, poiché questa ed il tempo necessario per ponderarla sono strettamente connessi all’unicità ed irripetibilità di quella coppia terapeutica a lavoro insieme ed allo specifico modo in cui le reciproche personalità interagiscono e si relazionano.
Affidando la risposta, alla domanda in questione, a quanto, negli anni i miei pazienti e la mia esperienza clinica mi hanno insegnato, è possibile affermare che il paziente ha chiaro che lo Psicoterapeuta scelto è quello giusto quando :
Il paziente, dunque, si rende conto di aver scelto il Terapeuta giusto quando è riuscito a stabilire con lui: una buona “alleanza terapeutica”, per cui entrambi avvertono un senso di mutua collaborazione nel perseguimento di obiettivi terapeutici comuni ; ciò accade se durante le sedute, entrambe saranno riusciti ad unire un incontro umano accanto a quello semplicemente di un professionista e di un paziente che lavorano insieme per risolvere i problemi di quest’ultimo. La Psicoterapia, infatti, oltre all’applicazione di conoscenze e tecniche cliniche è anche e soprattutto, un’esperienza umana in cui il dialogo tra Terapeuta e paziente è sempre caratterizzato da spontaneità e sensibilità.
Dott.ssa Lorella Carotti
Psicologa e Psicoterapeuta a Rieti
Psicologa e Psicoterapeuta
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Iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio col n. 16612